Festa della Repubblica, il commissario Loizzo saluta la comunità valeggiana
“Rivolgo il mio plauso al personale del Comune per il buon lavoro svolto e che insieme abbiamo condiviso nei mesi di gestione commissariale e al contempo ringrazio il tessuto socioeconomico e i cittadini di Valeggio per l’accoglienza, la vicinanza e il grande senso civico espresso. Lascio un ente virtuoso, con i conti in ordine, nella certezza che chi raccoglierà il testimone saprà agire nell’interesse della collettività”.
Ad affermarlo è il commissario prefettizio, Lucrezia Loizzo, a margine della cerimonia per la Festa della Repubblica svoltasi sabato 1° giugno 2024 in piazza Carlo Alberto con la numerosa partecipazione di liberi cittadini, associazioni e studenti. Una dichiarazione di garbo istituzionale che, a pochi giorni dalle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, si rivela un saluto di congedo rivolto alla comunità valeggiana dalla dottoressa Loizzo, che ricoprirà il ruolo di commissario fino all’insediamento della nuova amministrazione comunale.
Insediatosi in Municipio il 6 dicembre 2023, nel corso dei mesi il commissario Loizzo, fra le varie iniziative e situazioni gestite nel solco dell’ordinaria amministrazione, ha rivolto particolare attenzione – dialogando costantemente con gli enti di vario livello, le imprese e i comitati spontanei – al progetto di discarica a Ca’ Baldassarre presentato in Regione dalla ditta Progeco. La dottoressa Loizzo ha inoltre sostenuto lo sviluppo del progetto condiviso con l’Arma dei Carabinieri per la prevenzione delle truffe a tutela degli anziani e delle persone più fragili e, ancora, ha agevolato la costituzione di un tavolo di lavoro fra associazioni del territorio per l’organizzazione degli eventi a Valeggio, realtà da sempre vocata all’inclusione, all’accoglienza turistica e alla cultura.
Nel suo intervento durante la celebrazione del 2 Giugno, il commissario Loizzo ha dedicato ampi spunti di riflessione alle ragazze e ai ragazzi presenti “con l’auspicio di contribuire ad accompagnarli nella comprensione della Festa della Repubblica Italiana, per stimolarli a essere interpreti dello straordinario patrimonio valoriale e ideale che, proprio oggi, nel 1946, ci venne garantito: Repubblica, Democrazia e Costituzione – ha dichiarato –. Nulla di fugace e astratto, ma quanto di più concreto, stabile, duraturo. Nulla da lasciare a un destino di fatalità, ma patrimonio da tramandare, custodire e valorizzare”.