Contributi a fondo perduto della Regione Veneto per imprese del commercio e dei servizi. Scadenza 18 ottobre 2016

Pubblicato il 12 ottobre 2016 • Comune

La Regione Veneto eroga contributi a fondo perduto per le impresa con un progetto per investimenti nate prima di settembre 2015.

Chi può presentare la domanda?

PMI iscritte al Registro delle Imprese prima del 21 settembre 2015 con codice attività prevalente nel settore primario o secondario (in allegato i codici ATECO ammissibili). Gli investimenti per i quali si domanda il contributo devono essere realizzati e localizzati in Veneto.

Cosa finanzia il bando?

Il bando assegna contributi a fondo perduto per progetti volti alla creazione e all'ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi.


Quali spese sono ammissibili?

Le spese ammissibili devono rientrare nelle seguenti tipologie:
a. macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature tecnologiche per la fabbricazione digitale nuovi di fabbrica;
b. opere edili/murarie, ricadenti negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria  così come indicate nel "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia". Il complesso di tali spese è ammesso nel limite massimo del 20% delle spese di cui alla lettera a. Le spese di progettazione devono essere pari al massimo a 3.000 €;
c. programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa, brevetti e know-how concernenti nuove tecnologie di prodotti, processi produttivi e servizi forniti, funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Il complesso di tali spese è ammesso nel limite massimo del 50% delle spese di cui alla lettera a. ed entro il limite massimo di euro 100.000 €;
d. consulenze specialistiche relativamente a:
- servizi a supporto di logistica, marketing, contrattualistica, pagamenti, gestione interna ed esterna (clienti, fornitori, progettisti, rivenditori...), gestione degli acquisti e dei rapporti con i fornitori da parte dell’impresa (e-procurement nella forma del Business to Business – B2B);
- implementazione di percorsi di eco-innovazione e percorsi di eco-design, limitatamente alle analisi dei prodotti, dei processi e dei servizi offerti dal punto di vista delle caratteristiche ambientali (Valutazione del ciclo di vita - LCA), dei costi, delle funzioni, della qualità e per introdurre soluzioni innovative “verdi” con il supporto delle tecniche di eco-progettazione;
- servizi di consulenza tecnologica, manageriale e strategica mirati a specifici progetti unitari di sviluppo aziendale che prevedono la figura del Temporary Manager e/o del Manager di rete.

Le spese per consulenze specialistiche sono ammesse nel limite massimo del 20% delle spese di cui alla lettera a. e ciascuna spesa di consulenza è ammessa entro il limite massimo di 5.000 €.


Quando devono essere effettuate le spese?

Le spese ammissibili devono essere effettuate tra il 1 gennaio 2016 e il 15 luglio 2017.


A quanto ammonta il contributo?

Il contributo, a fondo perduto, è assegnato in misura del 45% della spesa ammessa effettivamente sostenuta e pagata per la realizzazione del progetto. Il sostegno è concesso nel limite massimo di 67.500 € (per una spesa di 150.000 €) e nel limite minimo di 6.750 € (per una spesa di 15.000 €).


Entro quando bisogna presentare il progetto?

La domanda potrà essere presentata entro il 18 ottobre 2016. Per preparare la domanda servono alcuni giorni. Quindi, se sei interessato devi contattarci al più presto.


Qual è la dotazione finanziaria complessiva?

La dotazione finanziaria complessiva del presente bando è pari a 5.000.000 €.


Come saranno scelti i progetti presentati?

Il sostegno è concesso mediante procedura a sportello con valutazione di merito.


Come deve essere strutturato progetto?

Alla domanda deve essere allegato un progetto dettagliato che sarà valutato da una commissione tecnica della Regione in base a determinati criteri. Su questo punto è necessario contattarci.


A chi rivolgersi per farsi assistere per la compilazione della domanda?

Puoi rivolgerti ai centri servizi delle associazioni di categoria delle imprese, al tuo commercialista o consulente di fiducia.